Patagonia, El Calafate e Perito Moreno: fredde emozioni

Terzo capitolo del viaggio concluso… Siamo passati dai 30 gradi di Iguazu agli appena 3-5 di El Calafate, in prossimità del ghiacciaio Perito Moreno, uno delle più importanti riserve di acqua dolce al mondo.

Arriviamo nella cittadina che prende il nome da una bacca (il Calafate appunto) che, secondo una leggenda, garantisce il ritorno in Patagonia se mangiata, nella giornata di giovedì 12 novembre, al mattino, dopo una notte passata tra gli aeroporti di Puerto Iguazu e Buenos Aires (giunti al Newbery ci siam dovuti spostare all’Ezeiza).

La prima giornata è passata tranquilla, tra empanadas ed una visita a El Calafate che, se devo essere sincero, non mi è piaciuta granché. Giustamente (forse) è una piccola area per turisti che poco ha a che fare con l’argentina, ma d’altronde il giro che stiamo facendo è ‘turisticissimo’ e quindi, di cosa mi lamento? 🙂

Il giorno seguente, però, accompagnati da una discreta pioggia che non ci ha abbandonato per tutto il giorno, abbiamo acquistato un’escursione al perito Moreno (costo: 450 pesos + entrata parco di 260 pesos). Vista la pioggia abbiamo deciso di acquistare anche un passaggio in nave, nave che ci ha portati alla base del ghiacciaio (alto fino a 60 metri, largo 5 km…. Sto parlando della sola ‘parete’ vista da noi). Qui gli occhi si sciolgono di fronte a tanta imponenza e bellezza. Una meraviglia che è stata da poco scalzata dalle cascate di Iguazu (oh, che caso) nella classifica delle 7 meraviglie del mondo (e qui non sembrano averla presa molto bene).

Un blu-azzurro intenso, forme ondulate, il tutto incorniciato da montagne alte ed un’acqua con il tipico colore corposo di un lago di tipo glaciale. Scesi dalla barca siamo passati alle passerelle, abbiamo indossato gli impermeabili presi alle cascate di Iguazu (strano nessuno ci abbia linciati) ed abbiamo avuto una visuale del ghiacciaio dall’alto, forse ancora più spettacolare e panoramica, nonostante la pessima giornata in termini meteo.

Il giorno successivo, e siamo a sabato 14 novembre, abbiamo ancora fatto un giretto per El Calafate dopo aver salutato il fantastico staff dell’hosteria Meulen, che mi sento assolutamente di consigliare a chiunque volesse fare un salto nel profondo sud della Patagonia. Un ambiente davvero amichevole ed accogliente, oltre che economico. Sicuramente il migliore alloggiamento sino ad ora in terra Argentina!

Insomma, questo gigantesco ammasso di ghiaccio, questo spettacolare gioco della natura deve essere visto assolutamente una volta nella vita. Se qualcuno di voi ci fosse già stato… Commenti l’articolo. Ditemi le vostre impressioni, i vostri consigli per gli altri lettori e le vostre esperienze.

Un saluto viaggiatori.
Paolo.

Ps. Dimenticavo…. Ora siamo in coche cama ejecutivo (andate su ‘Gogol’ e cercate) e ci stiamo spostando verso un’altra affascinante meta che, al solito, andrò a raccontarvi fra alcuni giorni.

Share This!

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo mail non sarà pubblicato. I campi contrassegnati sono obbligatori *

About Paolo

Vivo la mia vita alla ricerca di continue novità, emozioni, scoperte ed il viaggio è tutto ciò. Mi occupo di informatica nella mia vita lavorativa e, nel tempo libero, suono, nuoto e salto col paracadute (una cosa che ognuno dovrebbe provare, fidatevi...). Scrivere della mia passione mi entusiasma e voglio provare a lanciare questo blog per condividere conoscenze, fortune e sfortune dei miei viaggi.