Cataratas de Iguazu: pura magia

Viaggiatori, eccoci ad un nuovo capitolo della nostra ‘storia’ in terra Argentina… Sono in aeroporto a Puerto Iguazu e qua sono le 23! Sto aspettando l’aereo che mi porterà a Buenos Aires e poi in un nuovo fantastico posto, questa volta un pochino più a Sud 😉

Ps. L’aereo è in ritardo di un’ora ed io, da bravo scolaretto, approfitto per aggiornarvi sul mio ‘cammino’.

Siamo arrivati a Puerto Iguazu il 9 novembre, dopo una mattinata passata nell’attesa di un pullman che ci portasse da Freyre (paese di cui vi avevo parlato nel mio precedente post a Buenos Aires, per imbarcarci sul volo Aerolineas Argentinas diretto all’estremità nord dello stato, al confine con Brasile e Paraguay.

Arrivati alla sera a Puerto, siamo andati in hotel (un piccolo ostello, un pochino spartano, ma pulito ed accogliente…. Nonostante la mancanza di luce per l’intera notte a causa di un gran temporale ed una gocciolina che scendeva dal soffitto sui nostri letti. Si ok, non era un granché! :D)

Ma non importa, al mattino ci siamo svegliati presto ed abbiamo preso un taxi per recarci presso la parte brasiliana delle Cataratas, la più panoramica e turistica.

Le cascate dal lato brasiliano... Nell'immagine di copertina, invece, la Garganta del Diablo (lato Argentino)
Le cascate dal lato brasiliano… Nell’immagine di copertina, invece, la Garganta del Diablo (lato Argentino)

Migliaia di persone su passerelle posate in mezzo ai fiumi Iguazu e Parana (i due motori che alimentano le cascate). Vista mozzafiato e capelli intrisi di vapor acqueo.

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Ma, sicuramente, il bello arriva oggi (11 novembre). Siamo andati, infatti, sull’ ‘argentinian side of the falls’… Un percorso più a misura d’ uomo, immerso nella foresta (abbiamo visto tre scimmie, un tucano e decine di quati, animale tipico del parco di iguazu). Su quel sentiero vivi le cascate, non le vedi, le senti sulla pelle e nelle narici. Un emozione unica con una ciliegina sulla torta: ‘La Garganta del Diablo’, la cascata più imponente di tutto il comprensorio. Mastodontica, immensa, rumorosa e violenta. Una forza della natura in tutto e per tutto.

Questa tappa del viaggio e stata umida, calda ed afosa (25-30 gradi con il 90% di umidità) ma, allo stesso tempo, mozzafiato, affascinante e entusiasmante. Da fare assolutamente (consiglio prima il lato brasiliano e poi quello argentino, per quest’ultimo van messe in preventivo 6-7 ore di cammino nel parco).

Insomma viaggiatori, a me Iguazu è piaciuta. Voi ci siete già stati? Cosa ne pensate? Commentate e fatemi sapere la vostra.

Da iguazu passo e chiudo, al prossimo aggiornamento!

Paolo

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About Paolo

Vivo la mia vita alla ricerca di continue novità, emozioni, scoperte ed il viaggio è tutto ciò. Mi occupo di informatica nella mia vita lavorativa e, nel tempo libero, suono, nuoto e salto col paracadute (una cosa che ognuno dovrebbe provare, fidatevi...). Scrivere della mia passione mi entusiasma e voglio provare a lanciare questo blog per condividere conoscenze, fortune e sfortune dei miei viaggi.